Ascoltando il solito sermone di S.Toro al di la delle faziosità sempre presenti quando tale personaggio conduce, l'argomento di questa sera ci induce ad una attenta riflessione. Si tratta di un problema che non ci tocca propriamente da vicino, ma una questione "discarica" come più volte abbiamo detto, la abbiamo avuta anche noi, e non vorremmo che non sapendo dove buttare la monnezza napoletana, alla fine la Regione Campania faccia un fischio alla banda de noantri e per qualche strano percorso ci ritrovassimo i souvenir di Bassolino sotto casa.
La questione è seria, però pensavo a come in alcuni stati europei come ad esempio la Svizzera ed il Liechtenstein, si usa un approccio diverso nei confronti dello smaltimento dei rifiuti.
Attualmente la procedura di esazione (il modo con cui il cittadino paga i rifiuti), sul territorio nazionale è basata sulla superficie abitabile. In pratica più hai casa grande, più paghi di tassa sui Rifiuti Solidi Urbani ( R.S.U), e questa è come tutti possono capire una boiata pazzesca, costruita strizzando l'occhio al solito comunismo che ha trovato le vie più disparate per punire la proprietà. Mi dite voi che nesso c'è tra una casa grande e una grande quantità di rifiuti prodotti? Ci sarà differenza se su 100 metri quadri ci abitano in 10 o in 1? E non venitemi a dire che se in 10 abitano 100 metri quadri vuol dire che sono meno abbienti. Ma io dico, ma non sarebbe molto più semplice fare come negli stati europei sopra indicati? In un modo semplicissimo. I sacchetti dei rifiuti HANNO OBBLIGATORIAMENTE UNA MARCA DA BOLLO. E questo è il modo con cui si pagano le tasse sui rifiuti in quegli stati! Altro che meccanismi perversi e farraginosi, PIU IMMONDIZIA PRODUCI, PIU PAGHI! In questo modo, innanzitutto si avrebbe una tassazione diretta e quindi più giusta, ma al tempo stesso si avrebbe finalmente una misura del volume di rifiuti prodotti. Certo la marca da bollo non sarebbe di 3 euro a sacchetto! Magari anche una marca da 5 o 10 centesimi! Avendo una misura ufficiale del volume di rifiuti, perchè i sacchetti bollati sarebbero standard (con un certo volume dichiarato), so saprebbe immediatamente qual'è il volume di rifiuti, per cui si avrebbe un preciso controllo su tale flusso. Questo consentirebbe di fare un ulteriore semplice ragionamento, DISLOCARE LE DISCARICHE DOVE SI PRODUCONO PIU' RIFIUTI!!! Semplicissimo! Perchè mai una zona più pulita deve sorbirsi la immondizia proveniente da una zona che magari ne produce 10 volte tanto? Allora a sto punto se a Napoli Nord si producono 10 tonnellate di rifiuti mentre a Napoli Sud 1 soltanto, viene da se dove fare la discarica, e soprattutto quanto farla grande.
Ma così facendo, ci sarebbe un ulteriore vantaggio, infatti sono più che certo che una volta che la monnezza la pagano tanto al chilo, o tanto al metro cubo, come d'incanto il volume di rifiuti si ridurrebbe dell'80%, e magari la gente comincerebbe a prendere coscienza che ad esempio con l'umido si può fare il compostaggio (cioè concimazione naturale), che con la carta ci si può accendere il fuoco o la stufa o magari per i più dotati artisticamente anche i lavoretti di cartapesta. E così via. Mi si dirà, eh ma noi non siamo la Svizzera, e a Napoli farebbero le marche da bollo fasulle o i sacchetti falsi, oppure, chissà quanti continuerebbero a buttare l'immondizia senza marca da bollo. Beh, in Svizzera se accade una cosa del genere, se beccano il colpevole gli comminano un ammenda di non so quante centinaia di franchi svizzeri. Basta mettere sufficiente paura e le cose si aggiustano da sole.
giovedì 5 giugno 2008
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