venerdì 20 giugno 2008

Gli ultimi guaiti del Veltrone con l'aiuto degli amici giudici

Molti amici ci dicono che abbiamo rallentato la pubblicazione degli articoli. Si pensa che ormai abbiamo la pancia piena di una scorpacciata di successi quasi imbarazzanti, dopo le politiche, sono arrivate le elezioni amministrative siciliane, dove è stato dato il colpo di grazia non solo a Veltroni ma pure a quei fuoriusciti dietro istigazione storacesca, se dicenti de la "destra" che pensavano di ottenere chissà cosa e che ora se proprio vogliamo essere buoni, a seguito di un loro pubblico plateale pentimento possiamo valutare se riaccogliere nelle nostre file, ovviamente dall'ultima posizione.
Ma parliamo di cose serie, ancora una volta assistiamo ad un attacco odioso perpetrato da parte di un potere (quello giudiziario) ad un altro (quello politico).
E si, perchè questi odiosi arroganti comunistoidi, quando non riescono ad ottenere le cose secondo gli strumenti della democrazia che pensano di poter manipolare a loro piacimento attraverso i propagandisti buffoni come Crozza e i comici da centro sociale o come i S.Toro o il Formiglione con la faccia da sorcio pronti a seminare dubbi e odio contro il nostro operato, ricorrono a mezzi più spicci, come ad esempio l'amico giudice.
Ma vi pare giusto e normale dico io, che un oscuro funzionario, laureato (ammesso che lo sia) dopo aver erogato prestazioni di chissà quale natura e ossi di prosciutto col verme dentro, e avere con lo stesso metodo conseguito un posticino da giudice, ma insomma un ometto con un modesto potere ottenuto chissà come, finisca col mettere in discussione una persona che ha ottenuto milioni e milioni di voti? Di gente che ha fiducia in lui? Ma questa è una assurda ed insopportabile forma di dittatura. Bene ha fatto il Senato a bloccare tutto ciò che riguarda i processi nei confronti di politici. E' ora di farla finita con questa presunta giustizia che ricatta i politici. Io una mezza idea per porre fine a tutto questo ce l'avrei.
I giudici hanno avuto un cattivo, pessimo esempio, quello di Di Pietro.
Come Berlusconi ha detto, questo giudice semianalfabeta ha usato il suo ruolo di magistrato in modo scorretto e sleale per poi gettare le basi di un movimento politico.
Ora dal 1700 sappiamo che i poteri giuridico e legislativo devono essere separati.
Ma allora separiamoli bene una volta per tutte!
Se tu, vuoi intraprendere la carriera giuridica e vieni nominato giudice, non potrai mai nella tua vita nè essere iscritto ad un partito, nè avvicinarti alla carriera politica, nè tu nè consorte. Magari diamogli un indennità maggiore, ma a un giudice la politica non deve assolutamente passare neanche per la testa.
Ma tanto questo potrebbe non bastare, perchè il giudice è giudice per moltissimo tempo, magari anche venti trenta anni, ed un cittadino che vuole entrare in politica, diventa politico attivo bene che vada per 5 anni 10 se va benone. E poi? E poi quel giudice se la lega al dito e come tu ritorni semplice cittadino si vendica, semplice. Guardate cosa è successo a Berlusconi, è stato assolto da tutte le accuse, non avendo trovato altro, si sono inventati che un testimone ha detto il falso, e stanno quindi riprovandoci passando per la finestra, perseguitando un politico che ormai è nel cuore di tutti gli italiani, almeno di quelli per bene.
Non solo arroganti ma anche stupidi se mi consentite.

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