Silvio Berlusconi, con la sua consueta capacità di sintesi e col suo brillante sense of humor che tanto piace a noi italiani non poteva riassumere con frase più azzeccata quello che è successo oggi.
Se io sottoscritto Massimo Della Goduria, dico di Stefano Bettarini, ex calciatore e uomo di spettacolo che "ha tutto dalla vita perchè è bello e abbronzato" secondo voi, (mi rivolgo a quelli che leggono e che sono sani di mente, ovvio), Bettarini si offende? Secondo voi se io dico la stessa cosa a Fabio Cannavaro, secondo voi si offende? Lo ritenete qualcosa di offensivo? Secondo voi se lo dico a Brad Pitt? Ma pure se lo dico a Mike Tyson (sorvoliamo sul bello..) con tutto che è pure uno che volendo mi sfracassa di pugni in faccia, si offenderà per una cosa del genere? Ecco, l'unico imbecille che ha definito queste come "frasi offensive che ledono l'immagine dell'Italia" manco ve lo dico chi è stato, solo perchè Berlusconi le ha rivolte al neoeletto Obama. Proprio mentre nei blog dei comunisti lo stesso Obama è stato paragonato a Michael Jackson, è stato insultato con termini del tipo "mezzo bianco", "nero fasullo" eccetera. E quel tale triste e decrepito che sputazza mentre parla e quando parla i gatti neri fanno gli scongiuri dalla tristezza della sua oratoria era sindaco di Roma? Che gli avrà mai detto la cucuzza ai miei ex concittadini Dio solo lo sa. E quello voleva diventare Presidente del Consiglio? Magari della Transilvania! E mi scuso con i transilvanici, non vorrei aver offeso la loro dignità avendo detto questo...
giovedì 6 novembre 2008
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8 commenti:
I sinistroidi prendono le cose subito al volo, se il "Cavaliere" dice che "UN'ASINO è VOLATO" i "COMPAGNI" chiedono subito la sua smentita ufficialmente. E' tutto ridicolo e soprattutto chi amministrava l'Italia la nostra bella Italia.
Arrivato a questo punto consiglierei al Berluscone di non scherzare più che questi.. ci credono.
BERLUSCONI: LAUREA COGLIONE, IMBECILLI
Dopo la lettura dei giornali, stamani il premier e' intervenuto sulle critiche per la battuta su Obama: ''Li conoscevamo già ma non pensavamo fossero così tanto imbecilli''. Ieri sera ha invece assegnato la "laurea del coglione" a chi, proprio come il Pd, lo ha criticato. "Mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso"
BELLO E ABBRONZATO''.
POLEMICHE SU BERLUSCONI
MOSCA - ''Li conoscevamo già ma non pensavamo fossero così tanto imbecilli ''. Così il premier Silvio Berlusconi, lasciando Mosca, diretto a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, ha risposto ai cronisti italiani che gli chiedevano il suo stato d'animo dopo la lettura dei giornali e le tante critiche piovutegli addosso per le sue parole su Barack Obama. Di fronte alle critiche, ieri Berlusconi ha contrattaccato assegnando la ''laurea del coglione'' a chi, come il Pd, ha sparato a zero su quel suo ''abbronzato'' rivolto al Presidente eletto degli Stati Uniti d'America.
Il presidente eletto, aveva detto Berlusconi nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente russo Dmitri Medvedev al Cremlino, ''e' giovane, bello e anche abbronzato''. Tutte qualità, aveva aggiunto il premier, che gli consentiranno di migliorare i rapporti fra Usa e Russia, riallaciando buone relazioni con il leader russo, anch'egli rappresentante di una ''nuova generazione'' politica. Una frase che aveva scatenato un'ondata polemica, in Italia, da parte dell'opposizione ed in particolare del partito democratico di Walter Veltroni.
In serata, dopo una cena con il premier russo Vladimir Putin e una ''passeggiata'' per le vie di Mosca, il presidente del Consiglio e' rientrato in albergo. Qui, davanti ai giornalisti che lo attendevano, non si e' sottratto alle domande ed anzi ha rincarato la dose. '' Perchè? C'e' qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione e' buona '', ha detto nella hall del grande albergo del centro che lo ospita.
Quella che segue e' una conversazione informale con i cronisti. Il premier appare disteso e rilassato, per nulla impensierito dal putiferio esploso in Italia. Anzi, il suo e' un contrattacco in piena regola. '' Mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso '', ha aggiunto. E poi ancora sull'atteggiamento del centrosinistra: '' L'opposizione italiana non mi sorprende più. E' contro il Paese, contro il bene e l'interesse del Paese. Sembra siano sempre in campagna elettorale. Che devo dire di più? Noi andiamo avanti, governiamo e cercheremo di realizzare il nostro programma indipendentemente dall' opposizione ''. Quanto alle critiche, ha detto, ''ormai ci abbiamo fatto l'abitudine''.
Le polemiche, insomma, non sembrano toccarlo: ''Quello che so - ha sottolineato - e' che quando veniamo qui siamo in una sintonia totale con il presidente e con il primo ministro ''. In merito ai rapporti con gli Usa ha aggiunto: ''avete visto come sono stato accolto dal presidente Bush? La stessa cosa avverrà con la nuova amministrazione ''. E a proposito del rapporto con il prossimo inquilino della Casa Bianca, Berlusconi ha detto: ''Sono sicuro che avremo modo di collaborare, così come abbiamo fatto con Clinton, grazie all'amicizia che abbiamo con il partito democratico e con Nancy Pelosi''.
Insomma, il premier e' convinto che con Obama ''lavorerà benissimo'', a partire dall'incontro che avrà il prossimo 15 novembre a Waschington in occasione del G20 sulla crisi finanziaria internazionale. C'e' spazio per tornare su un altro tema caldo: l'uso della fiducia sulla legge finanziaria. Soluzione che, nonostante lo stop di Gianfranco Fini, il Cavaliere non esclude affatto: ''Vediamo, ci sono ancora molti ritorni dal passato di chi vuole profittare della finanziaria per fare assalti alla diligenza ''.
L'ultima battuta scherzosa e' rivolta ai cronisti: ''Non fatevi tentare dalle tentazioni della notte di Mosca che sono infinite. Fate i bravi e se invece non fate i bravi, tenete almeno alta... la bandiera dell'Italia''.
E Veltroni è sempre più nero. Altro che Barack
"I care. We can. They win". Difficile trovare per Walter Veltroni una sintesi migliore di quella che Edmondo Berselli gli ha dedicato nel suo ultimo libro. "I care" è lo slogan che Veltroni scelse nel 2000 per il congresso torinese dei Ds. Ideato oltre mezzo secolo fa dai movimenti “impegnati” americani, era già stato adottato da don Lorenzo Milani, anch’egli, a sua volta, oggetto dei plagi veltroniani. "We can", come sanno anche i sassi, è il grido di battaglia che ha portato Barack Obama a essere il quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti: Veltroni s’è fregato pure questo. "They win" è l’esito spietato di tutti questi scimmiottamenti: perché poi, anche nel mondo a tinte pastello di Walter, alla fine sono sempre gli altri che la spuntano. Avversari, come Silvio Berlusconi. O amici, come lo stesso Obama. Ma pur sempre, dolorosamente, “altri”.
Anche questa storia dal finale triste, però, ha il suo lato divertente: come il coyote dei cartoni animati, Veltroni non si arrende mai, ha sempre un nuovo entusiasmo che lo spinge a tirare avanti. Adesso è diventato il primo degli “obamaniacs”. Ha vinto Barack, e quindi, per Walter, è come se avesse vinto lui.
Grandioso! Finalmente una persona schietta, che dice quello che pensa! E' brillante e da un calcio a quell'ipocrisia melensa e imbarazzante che è stato lo "scudo sociale" della sinistra. In letteratura è noto che chi assume un atteggiamento finto è una persona che poichè non si sente o non è all'altezza utilizza questo sistema per cercare di darsi importanza, Silvio è perfettamente a suo agio nel ruolo di Premier, e non ha bisogno di fare la mummia. Questi sono lussi che pochi grandi si possono permettere! Teniamo conto che la diplomazia è fatta di calore umano e lui è impareggiabile. Grazie a Berlusconi le visite ufficiali diventano momenti di convivialità e di amicizia perchè parliamoci chiaro amici, la cosiddetta "etichetta" è una maschera pesante ed ingombrante che tanti grandi uomini sono lietissimi di togliersi, anche Seneca diceva che Augusto Imperatore si comportava in modo più umano appena poteva! Le maschere di facciata servono solo agli inetti, ai goffi e agli impacciati per non fare loro brutta figura, ma vi immaginate un Prodi o un Veltroni al posto di Silvio, già solo appena li vedevano si sarebbero messi a ridere, poi ti credo che si ingessano, quelli meno si muovono e meno danni fanno!
Senza parole.
OBAMA TELEFONA A BERLUSCONI ''E' STATA LUNGA E CORDIALE''
"Lunga e cordiale telefonata tra il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ed il premier italiano Silvio Berlusconi. Nel corso del colloquio sono stati confermati "gli stetti rapporti di amicizia e collaborazione" tra i due paesi. " Nel colloquio, si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi, è stato confermato lo stretto rapporto di amicizia e collaborazione fra i due Paesi anche in vista dell'imminente Presidenza italiana del G8". "Il Presidente Obama ha chiamato il Presidente del Consiglio al termine della sua prima conferenza stampa a Chicago".
ALLA BARBA DELLA SINISTRA
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