domenica 11 maggio 2008

Gianfranco Fini lascia la Presidenza del Partito

Oggi Gianfranco Fini ha rassegnato le dimissioni da Presidente di Alleanza Nazionale. E' un atto dovuto e formale in quanto la Presidenza di un Partito è incompatibile col ruolo di Presidente della Camera dei Deputati. Gli subentra Ignazio La Russa. "Sapere che una persona con la tessera di AN diventa Presidente della Camera, e una persona con la tessera diventa Sindaco di Roma, ci fa capire che non siamo più figli di un dio minore", queste sono le parole di Fini, e stigmatizzano la fine di un epoca in via definitiva. E' ormai chiusa una fase triste per la Destra Italiana. Quella fase che ebbe inizio con la fine della seconda guerra mondiale, e che ci ha visto sempre relegati in un angolo. Ora siamo al potere, siamo al governo, questo è quanto. D'ora in poi dobbiamo cogliere l'attimo e approfittarne per rimettere le cose a posto. Cosa intendo dire? Che da 60 anni soffriamo un atteggiamento colpevolista contro gli ex fascisti o i post fascisti. Vogliamo dire una volta per tutte che il Fascismo, se non fosse stato per quell'orribile sbaglio consistito nell'aver ceduto alle lusinghe di quel pervertito imbianchino austriaco, sarebbe stato un movimento rivoluzionario di massa frutto della creatività e del senso di appartenenza di un popolo come quello italiano che negli anni 20 e 30 era considerato come tra le prime potenze al mondo? Vogliamo dire che fino al 1936 il Fascismo è stato bonifiche, fondazione di città, di quartieri, costruzione dal nulla di industria, è stato ricerca scientifica, progresso, sviluppo, non solo in Italia ma anche nelle Colonie di Libia, Somalia ed Eritrea, a differenza di quanto invece fu fatto dai colonizzatori europei come francesi, belgi e inglesi che soffocavano e spremevano i popoli d'Africa senza farli avanzare di uno solo passo? Le nostre ex colonie ancora oggi fruiscono di un sistema di strade e di servizi che fu messo a punto sotto il Fascismo. Poi quello che è successo lo sappiamo tutti ed è stato catastrofico. Ma vogliamo sottolineare che il movimento partigiano tanto celebrato ha annoverato tra le proprie file dei sanguinari boia che hanno sterminato centinaia di interi nuclei familiari in Emilia, in Romagna, in Lombardia ed in Toscana colpevoli solo di andare a messa la domenica mattina? Ci vuole il recupero della verità, a partire dalla riforma dei testi di scuola in cui va scritto non a senso unico, ma seguendo il punto di vista dei vincitori e anche quello onorevole degli sconfitti.

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