Non potevamo mancare. Una delegazione di AN di Capranica, anche se a titolo personale, ha voluto comunque manifestare tutta la solidarietà possibile al nostro Pontefice, vittima dello squallido episodio senza precedenti di cui abbiamo avuto modo di parlare sul blog relativo alla lista "Nuove Energie" ed era oggi presente in Piazza San Pietro. Era dai tempi di Nerone che un papa non riceveva un affronto simile, e questo ennesimo atto vergognoso non poteva che essere partorito sotto la stella del governaccio Prodi, il quale signore, anche se sollecitato da più parti a manifestare solidarietà non ha sentito l'obbligo di farlo, temendo di urtare la suscettibilità di gente come Vladimir Luxuria e compagni. Piazza San Pietro, che come è noto è immensa e concepita per essere sempre e comunque sopra ogni misura di capienza possibile, era tuttavia stracolma, e la stima data dalla guardia pontificia di 200.000 unità pensiamo che sia anche riduttiva. Abbiamo potuto riconoscere diversi personaggi del mondo politico, ma anche dello spettacolo. Noi personalmente abbiamo incrociato Gianni Letta e proprio davanti ha attraversato la piazza Andrea Bocelli con la sua compagna. Abbiamo poi saputo dai media che erano presenti tutti i principali rappresentanti politici del centro destra, oltre ad altri di spicco, di fede e di buon senso del centro sinistra che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata. Come lo stesso Professor Joseph Ratzinger ora Papa Benedetto XVI assieme ad un altro illustre professore ed ex presidente del senato, il lucchese Marcello Pera, ha scritto nel bel libro "Senza Radici" che trae spunto dalla mancata opportunità di scrivere in modo netto nella costituzione europea la propria origine cristiana ossia appunto le proprie comuni radici culturali, oggi la pericolosa morale del "relativismo" autorizza certi cosiddetti "anticonformisti" a mettere in discussione tutto e tutti, e in definitiva a creare confusione. Ed allora ecco che si parte col mettere in discussione la famiglia, e nella famiglia l'autorità del padre capofamiglia che nella nostra gioventù era una certezza, un punto di riferimento assoluto e indiscusso, e con la pretesa o la scusa delle "pari opportunità" si comincia coll'attribuire un ruolo di capofamiglia a un membro qualsiasi, non necessariamente di sesso maschile, poi si passa a dire che la famiglia non è detto che sia di uomo e donna, e poi si arriverà ad altre aberrazioni magari ci verranno a dire che una famiglia può essere fatta di tre uomini o tre donne o di un uomo un uomo e un cane. E poi si mette in discussione con la filosofia aberrante del "relativismo" ogni autorità, quindi ne discende che il pubblico ufficiale non merita più il nostro rispetto nell'esercizio delle sue funzioni, e perciò sia che si tratti di un carabiniere o qualsivoglia membro della forza pubblica, che può essere ammazzato da un Carlo Giuliani qualsiasi proveniente da quelle discariche umane che si chiamano centri sociali, e non ha nemmeno il sacrosanto diritto di sparare per legittima difesa, o che si tratti piuttosto di un insegnante che se si permette di infliggere la benchè minima punizione ad allievi che più delle volte assumono il profilo di autentici baby criminali, invece di ricevere come era ai nostri tempi, la benedizione dalle famiglie, ricevono invece bene che vada loro una scarica di mazzate tra capo e collo. Ecco questo dice il "relativismo" e di autorità in autorità si mette in discussione tutto, financo ad arrivare al Vicario di Cristo in terrà, e a Dio stesso. Abbiamo tutti ascoltato con ribrezzo certi pseudoscienziati che a "Porta a Porta" degnamente affiancati da un Pannella, rincoglionito da diversi digiuni, (anche se qualcuno come l'ex guardasigilli Castelli faceva maliziosamente notare che pare che stranamente non influiscano sulla sua silhouette) e farneticante più del solito, pretendevano di dimostrarci, senza riuscirci che quello che è accaduto alla Sapienza è un atto di libertà e non invece di prevaricazione.
Comunque questo Papa ci piace parecchio. E' combattivo e deciso. E le sue parole sono state chiare, si è molto risentito per quanto accaduto, ed ha davvero dato una lezione di "laicità" a quei "difensori della fede laica" che potremmo definire senza mezzi termini dei fondamentalisti del laicismo (che poi in realtà è un comunismo radicalismo e anticlericalismo mascherato, come al solito).
domenica 20 gennaio 2008
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